Il Gruppo Finsea
Mancanza di esperienza? WE SOLVE IT!
Da oltre quarant’anni anni ci occupiamo di logistica e portualità; sulle banchine della Superba tanto parla di noi. Siamo persone, prima di essere un’azienda, il nostro cuore è a Genova e le nostre attività spostano le merci da un lato all’altro del mondo.
Nasciamo come agenti marittimi (Yang Ming Italy, Medmar Tramp, Intersea) e durante il nostro cammino diventiamo anche trasportatori (Mto, Silt), operatori logistici intermodali (Logtainer), spedizionieri e doganalisti (Sat).
In una vita passata siamo stati terminalisti (Terminal Sech, Terminal Darsena Toscana, Terminal Rinfuse Italia, Voltri Terminal Europa, Vecon), oggi abbiamo scelto di investire nella cantieristica navale (Genova Industrie Navali) e nel piccolo cabotaggio (Blu Navy). Vestiamo Slam, una storia genovese di salsedine e passione.
Da sempre impegnati sul territorio che ci accoglie, partecipiamo alla risoluzione dei problemi del nostro settore e contribuiamo alla definizione delle politiche locali e nazionali attraverso l’attiva partecipazione alle associazioni e alle federazioni di categoria: Assagenti, Federagenti, Spediporto, Fedespedi, Anita, Confitarma, Alis, Confetra, Conftrasporto, Confindustria, Assiterminal.
La nostra forza commerciale e la nostra esperienza stanno nel Gruppo
di cui noi di SAT facciamo parte da oltre quarant’anni
Del porto di Genova, come Finsea, siamo stati uno degli attori principali: il nostro presidente, Luigi Negri, è la memoria storica del nostro scalo e delle tante storie che sono andate in scena sulle nostre banchine.
«Alla fine degli anni Ottanta rappresentavamo Yang Ming in Italia e guardavo il porto con apprensione, costantemente bloccato dalla “guerra” tra consortili e portuali; Roberto D’Alessandro, che era il presidente del porto, venne con me a Taipei, per rassicurare il mio armatore e il resto è stato storia».
Nei primi anni Novanta venne varata la riforma dei porti italiani, la famosa legge 84/94, e il presidente Rinaldo Magnani portò avanti la privatizzazione delle banchine; per Finsea fu una nuova sfida: «Ero preso dalla disperazione: il porto non lavorava da quattro mesi, ostaggio dei portuali, per riuscire a servire il mio armatore sbarcavamo ad Amburgo, imbarcavamo ad Anversa e portavamo tutto su Genova con il treno, alla fine sono andato da Magnani e gli ho chiesto il terminal, a loro non sembrava vero. Ricordo che quando uscii dal Consorzio autonomo del porto, quella sera, mi presi la testa tra le mani e riuscii solo a chiedermi: e adesso che cosa faccio?”».
Il terminal Sech fu il primo terminal privato dei porti italiani, una grande avventura imprenditoriale portata avanti con coraggio insieme ai soci Cerruti, Magillo e Schenone.
«Con il Console dei portuali, Paride Batini, fu sempre un dialogo movimentato ma era un uomo d’altri tempi: con lui non ho mai dovuto firmare nessun contratto, bastava la sua parola e i patti venivano rispettati a qualsiasi costo». Insieme al terminal, per Finsea inizia anche l’esperienza all’interno delle associazioni di categoria locali e nazionali, prima quella degli agenti marittimi e poi quella di terminal operator in Confindustria: «abbiamo portato avanti tante battaglie, moltissimi confronti, ogni sera andavo in Autorità portuale a discutere con il presidente Giuliano Gallanti e il segretario Sandro Carena dei problemi di ogni terminalista, abbiamo sempre trovato una soluzione per tutto, come quando il governo ci tagliò i fondi per i dragaggi e in mezza giornata risolvemmo il problema grazie anche all’appoggio degli spedizionieri che all’epoca erano guidati da Piero Lazzeri».
È grazie a questo enorme bagaglio di esperienza che siamo oggi una delle aziende più autorevoli sul territorio, riconosciuta dalle istituzioni a ogni livello e dagli stakeholder di settore; manteniamo una dimensione nazionale e mettiamo costantemente a disposizione il nostro know how per contribuire alla risoluzione dei problemi del nostro scalo e alla definizione di politiche locali e nazionali attraverso le nostre associazioni di categoria.
Sat, in particolare, attraverso la sua partecipazione in Spediporto, l’associazione delle case di spedizione genovesi, ha affiancato la società informatica che si è occupata dello sviluppo del sistema telematico portuale e-port, che a partire dal 2008 ha rivoluzionato lo scambio documentale all’interno dello scalo di Genova e continua a essere portavoce delle istanze della categoria per l’implementazione del sistema.
I processi di digitalizzazione hanno coinvolto Sat anche nell’evoluzione del progetto Cargo (oggi Aida) dell’Agenzia delle Dogane, al quale hanno collaborato fornendo consulenza operativa per la smaterializzazione delle pratiche documentali. Negli anni, il nostro Gruppo è cresciuto, si è diversificato: dopo 24 anni abbiamo lasciato l’attività terminalistica, con la sola eccezione della partecipazione nel terminal CILP di Livorno, e abbiamo investito nel settore della cantieristica navale, insieme alle famiglie Garrè e Bisagno,
custodi di due gioielli mediterranei per la riparazione, il refitting e per le nuove costruzioni: i cantieri San Giorgio del Porto e T. Mariotti. Insieme a Finsea è nata Genova Industrie Navali, di cui oggi fanno parte anche i poli di Piombino e Marsiglia. Nel 2020 Il Gruppo ha completato l'acquisizione di SILT, storica azienda di autotrasporto e ha allungato il passo verso la logistica, completando i servizi già messi in campo da Logtainer, primo operatore intermodale del Nord Ovest e da MTO, ufficio logistico del Gruppo.
Finsea ci permette di avere una rete di partner fidati lungo tutta la catena logistica, di ampliare i nostri servizi allo stoccaggio, al trasporto su gomma, su ferro e via mare, alla raccomandazione delle navi, fino alla loro riparazione e di mettere tutto questo a disposizione dei nostri clienti.