Andiamo in vacanza?
Storia di un trasporto merce
Avete presente quei pomeriggi di inizio estate, quando avresti già voglia di ferie, ma agosto è ancora lontano?
Ė stato proprio in quel momento che è squillato il telefono del nostro reparto merci. Dall’altra parte della cornetta c’era il responsabile dell’ufficio import della compagnia di navigazione con la quale collaboriamo da qualche anno, probabilmente anche lui era del nostro stesso umore, a giudicare dalla voce. Gabriele (nome di fantasia ndr) va sempre in vacanza con la famiglia a fine agosto, perchè sua moglie, che gestisce un negozio di abbigliamento in centro, a luglio è impegnata con i saldi: i maledetti saldi, come li definisce lui.
Come spesso capita, quel giorno era alle prese con un importatore distratto che non aveva previsto che comprando la merce con i termini di vendita CIF, le spese locali, lo sdoganamento e il trasporto sarebbero stati a suo carico: «ve ne potete occupare voi?». Ovviamente.
Quando al terzo squillo ci ha risposto la reception di un hotel a Lecce, abbiamo pensato che la nostra voglia di vacanze stesse prendendo il sopravvento. E invece no! Dopo un'attesa di qualche minuto sulle note di “Here comes the sun” dei Beatles (eh ma allora …), ecco la voce squillante di Elena (altro nome di fantasia ndr).
Ci siamo subito ritrovati catapultati nella sua storia: lei e suo marito avevano coronato il loro sogno, quello di aprire un albergo a cinque stelle nel centro di Lecce, la Firenze del Sud. Tutti gli arredi per allestire i loro bellissimi salotti comuni provenivano dalla Cina e stavano per sbarcare a Genova dentro un container: sedie, divani, tavolini, perfetti come quelli che vedi nelle riviste di design di interni.
Elena era una importatrice occasionale e in quel momento era smarrita: non sapeva a chi rivolgersi per organizzare un trasporto lungo tutta l’Italia, non sapeva da che parte iniziare per dichiarare la sua merce in Dogana e a quali spese sarebbe andata in contro. L’inaugurazione dell’albergo, che ci sarebbe stata da lì a due settimane, senza gli arredi dei salotti sarebbe stata un flop e potevamo percepire la sua ansia attraverso il telefono, tutto sembrava più grande di lei: quando si arriva a un passo dal coronamento di un grande progetto si è parecchio sotto stress.
Ormai eravamo parte del suo sogno e ci siamo rimboccati le maniche. Abbiamo chiesto a Elena di rimanere calma e di mandarci le specifiche tecniche dei suoi nuovi arredi, con il suo mandato i file sono stati girati al nostro ufficio doganale, per la classificazione e la dichiarazione.
Green light! Per la Dogana tutto regolare e nessuna verifica in vista, versati i diritti ci siamo occupati del trasporto, contattando molti dei nostri fornitori fidati. Con poco preavviso, trovare una vettura disponibile per un trasporto così lungo non è stato facile, ma il nostro Gruppo anche questa volta ci ha supportato e uno dei camion di Silt, la società di autotrasporto di Finsea, è stato messo al servizio di Elena.
Tutto bene quel che finisce bene, direte voi. E invece no. I problemi nascono come funghi, si sa, e i centri storici ormai sono quasi tutti zone a traffico limitato. L’autista di Silt non sarebbe riuscito ad arrivare davanti alla splendida porta di ingresso dell’hotel di Elena, ma niente panico. Questa volta la soluzione è arrivata direttamente dalla nostra cliente, ormai rivitalizzata. Il container è stato svuotato in un magazzino appena fuori città e una ditta di traslochi con l’autorizzazione ad accedere al centro si è occupata di consegnare a Elena le sue bellissime sedie e i suoi confortevoli divani.
Mission accomplished e meta per le vacanze individuata: ci vediamo a Lecce da Elena la prossima estate!